Morire ti fa bella by Stefania Crepaldi

Morire ti fa bella by Stefania Crepaldi

autore:Stefania Crepaldi [Crepaldi, Stefania]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Salani Editore
pubblicato: 2023-05-11T16:47:08+00:00


28

Chioggia è un vero spettacolo mentre attende l’alba. Il profumo penetrante di salsedine sprigionato dalla notte pervade i sensi. Le barche dei pescatori al largo disegnano ombre più scure mentre il sole si risveglia.

Il mare viene illuminato a settori, una porzione per volta. Assistere è un vero privilegio. La superficie si tinge davanti ai miei occhi: arancione, rosso, ceruleo, verde acqua. Un Canaletto che viene dipinto per il mio solo piacere in diretta, sollevando l’animo dalla stanchezza e dalle brutture a cui è stato sottoposto nelle ultime ore.

In questa zona della città non incrocio nessuno, ma presto i pescatori risaliranno i canali. E nulla sfugge alla loro attenzione.

Scendo di fretta i gradini del ponte di Vigo e raggiungo l’ingresso delle pompe funebri in pochi minuti. La tracolla del borsone, davvero pesante, ha ormai disegnato un solco doloroso sulla mia pelle. Per non parlare dell’afa che mi sta facendo pentire di aver indossato la felpa, cappuccio compreso.

Infilo una mano nella tasca dei pantaloni della tuta e apro il portone. Non riesco a fare nemmeno un passo che mio padre si staglia in cima alle scale, trafelato.

«Fortunata, ho tentato di chiamarti centinaia di volte».

L’ultima cosa che vorrei in questo momento è affrontare la crisi di nervi del mio genitore super apprensivo.

Afferro l’iPhone dalla tasca e verifico.

«Scusa, papà. Avevo impostato la modalità ‘non disturbare’ e non ricevevo le notifiche».

Il Signor M. scende le scale indossando uno dei suoi immancabili pigiami di seta con vestaglia e pantofole coordinati. Mi afferra per le spalle.

«Hai un’aria stravolta. Cos’è successo? Dopo la chiamata non sono più riuscito a dormire. Il ragazzo si è scomposto?»

«Mmmh. Sì, diciamo di sì. Ma non ti preoccupare, ci ho pensato io».

Vedo il sollievo invaderlo e le spalle raddrizzarsi.

«Bene, sono molto contento. I Chiodoro erano arrabbiati con te?»

Ripenso all’enorme guaio in cui mi hanno incastrata e quasi sbuffo.

«No, lo sai che dopo tanti giorni dalla morte qualche incidente di percorso può capitare. A proposito, papà, hanno deciso per una bara chiusa per il funerale. Vogliono che la scelga tu, dato il tuo ottimo gusto».

«Davvero?»

Sembra diventare ancora più alto per l’orgoglio. Basta poco per renderlo felice, e chi sono io per negargli qualche soddisfazione?

Afferra la tracolla del borsone e lo appoggia sul pavimento, liberandomi dal peso del mestiere e degli eventi delle ultime ore.

«Papà, faccio una doccia e poi vado a trovare Mario. È tanto che non passo a salutarlo, d’accordo?»

«Va bene, tesoro. Ma cerca di tornare per aiutarmi con la nuova bara. Secondo te, è meglio quella di rovere o il cofano in mogano con la tessitura a scacchi sui fianchi?» mi domanda con una mano appoggiata al mento.

«Quella che costa di più. E conoscendoli, aggiungi degli inserti in metallo, altrimenti il rischio è che sia troppo semplice».

Inizio a liberarmi degli indumenti già lungo il corridoio, troppo accaldata e stanca per pensare al decoro del negozio.

Il colonnello Braghin mi perdonerà per il ritardo, ma ho davvero bisogno di una doccia dopo essere stata di nuovo a così stretto contatto con la violenza che la morte a volte sprigiona.



scaricare



Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.